Edward Coffrini, il super esperto di 007: «James Bond ha pranzato a Milano da Giannino, ossobuco e carciofi» (2024)

diMassimo M. Veronese

L'albergatore milanese, 55 anni, grande collezionista di cimeli, ha scritto 8 libri sull'agente segreto: «Ho incontrato tutti gli attori che lo hanno interpretato. Il più affascinante per me non era Sean Connery ma Roger Moore»

Si chiama Edward, Edward Coffrini Dell’Orto e il suo numero di cellulare finisce per 007. Classe 1969, milanese, due figli Marcello e Vittoria, amministratore dell’Admiral Hotel di Milano, l’albergo di famiglia diventato venticinque anni fa la sede del primo Bond Club italiano e di una delle più grandi collezioni al mondo su 007, sul quale Coffrini Dell’Orto ha scritto 8 libri, senza contare il legame di famiglia con la spia più famosa del mondo: «La Lotus Esprit subacquea del film “La spia che mi amava” era equipaggiata con i carburatori prodotti dalla mia famiglia. C’è un po’ di noi nel mito di James Bond».

Ed è stata proprio una macchinina giocattolo di James Bond che ha messo in moto la sua passione per 007…
«Un’Aston Martin della Corgi con cui giocavo nel cortile di via Ausonio dove abitavo. Una macchinina con i rostri sulle gomme, le targhe girevoli e il sedile eiettabile che si frantumò cadendo dal bancone della reception dell’hotel. Piansi così tanto che mia madre ne ordinò un’altra uguale in Inghilterra».

Edward Coffrini, il super esperto di 007: «James Bond ha pranzato a Milano da Giannino, ossobuco e carciofi» (2)

Tutto a posto allora.
«Neanche per sogno. Me ne arrivò una con meno trucchetti. Così decisi di smontarle entrambe e di costruirmene una super attrezzata. Avevo 7 anni. È il primo pezzo della mia collezione».

Quanti pezzi ci sono nella sua collezione.
«Più o meno seimila, tutti esposti nel mio hotel, compresa una statua ad altezza naturale di Sean Connery. Quanto mi è costata la collezione? Non voglio neanche saperlo…».

Il primo film di Bond visto?
«Al cinema Gloria di Porta Vercelli: proprio “La spia che mi amava” con Roger Moore. Fu una folgorazione. Per me il vero Bond è sempre stato lui non Sean Connery».

Vi siete anche conosciuti…
«Avrò avuto 9 anni, passavo le mie vacanze a Punta Ala dove Luisa Mattioli, la moglie veneziana di Moore, aveva casa. Un giorno stavo andando al mare in costumino e ciabattine e a un certo punto me lo sono ritrovato davanti in sahariana azzurra e pantaloni beige. Era come un dio. Gli amici mi imploravano: tu che lo incontri sempre, mi fai fare un autografo?».

Lei li ha incontrati tutti i Bond?
«Tutti tranne Timothy Dalton. E poi le Bond girls: Ursula Andress, Daniela Bianchi e Luciana Paluzzi che ho avuto ospite in hotel, Halle Berry, che ho scortato alla prima londinese di “La morte può attendere”. Mamma mia che bella…».

Pierce Brosnan è venuto anche a Milano.
«Inaugurò la boutique della marca di uno degli orologi di Bond. Gli ho regalato la tessera di socio del mio club in cambio dell’unico autografo che ha fatto e che custodisco gelosamente».

E Daniel Craig?
«Ho fatto la comparsa nel suo film “Casino Royal” sul Lago di Como, quindi posso dire che abbiamo lavorato assieme…».

Che esperienza è stata?
«Emozione pazzesca, che non mi ha fatto dormire la notte nonostante un freddo pazzesco, una tensione sul set esagerata, una fame che non finiva mai. E un bel po’ di delusione»

Perché?
«Dovevo interpretare un medico che spingeva Bond su una carrozzina. Poi una nevicata ha cancellato la scena, così sono solo un cameo: un medico che cammina alle spalle di Bond».

Ma Bond non è mai venuto a Milano?
«Nei libri si, nei film mai».

Davvero?
«Sulla carta ha alloggiato al Westin Palace Milan, pranzato al Savini, antipasto, risotto e torta al cioccolato, e da Giannino, carciofi e ossobuco alla milanese. La biografia di John Pearson racconta che “non fece alcun tentativo per ingozzarsi di cultura e antichità: gli piacevano i milanesi con le loro automobili grandi e veloci e le donne viziate».

Ma Bond come si ritroverebbe a Milano?
«Milano può solo piacergli: una città ultramoderna, dove c’è moda, donne bellissime e notti che offrono di tutto. Avrebbe però bisogno che “Q” gli costruisca una macchina speciale per schivare le voragini che ci sono per strada».

Lei ha mai vissuto unesperienza alla James Bond?
«Il Covid per me è stata una guerra, sono arrivato vicino a vendere l’albergo. Migliaia di euro di imposte ma avevo le stanze vuote, tra green pass senza senso, ristori mai arrivati e burocrazie assurde. Sono finito all’ospedale con l’intestino perforato dallo stress, poi mio nonno da lassù mi ha dato una mano. È stato un massacro ma ne abbiamo approfittato per rifare tutte le camere e siamo ripartiti. Forse nemmeno Bond sarebbe riuscito ad uscire da un incubo come il mio».

LEGGI ANCHE

  • Angelo Trebino, il giostraio «papà» dell’EuroPark Milano: «Negli Usa mi hanno dato l’Oscar alla carriera»

  • Giorgio Tavecchio, il milanese primo giocatore di football americano in Nfl: «A 33 anni torno in Italia per amore di Natalia»

  • La collezione di soldatini di Roberto Perillo: un esercito di piombo di 75 mila uomini in mostra tra giochi, storia e fantasia

  • Luigi Freddi, il milanese che inventò Cinecittà: «Il più bel centro di produzione al mondo»

Vai a tutte le notizie di Milano

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Milano e della Lombardia iscriviti gratis alla newsletter di Corriere Milano. Arriva ogni giorno nella tua casella di posta alle 7 del mattino. Basta cliccare qui.

24 maggio 2024

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Partecipa alla discussione

Caratteri rimanenti 300

Edward Coffrini, il super esperto di 007: «James Bond ha pranzato a Milano da Giannino, ossobuco e carciofi» (2024)
Top Articles
Latest Posts
Article information

Author: Corie Satterfield

Last Updated:

Views: 5787

Rating: 4.1 / 5 (42 voted)

Reviews: 89% of readers found this page helpful

Author information

Name: Corie Satterfield

Birthday: 1992-08-19

Address: 850 Benjamin Bridge, Dickinsonchester, CO 68572-0542

Phone: +26813599986666

Job: Sales Manager

Hobby: Table tennis, Soapmaking, Flower arranging, amateur radio, Rock climbing, scrapbook, Horseback riding

Introduction: My name is Corie Satterfield, I am a fancy, perfect, spotless, quaint, fantastic, funny, lucky person who loves writing and wants to share my knowledge and understanding with you.